miércoles, 24 de julio de 2013

Sono la mia Causa vol.1 - Renzo Novatore




Più di quattordici scritti dell’anarchico Abel Ferrari, scritti di profonda attualità che anticipano l’oltre-uomo, questo, calpestatore di ridicole verità affermate.

C’è da dire però che nulla di nuovo per quanto riguarda il percorso filosofico è stato detto, se mai ce ne fosse stata l’intenzione da parte sua. Scritto con benzina si infiamma facilmente alla lettura, quando versi di altissima poesia riconducono all’azione e l’impeto continuo, concreto, pervade il sentimento che fa di questi articoli perle per pochi. Cogliere il significato che con grande dedizione lo Stirner ha inaugurato con il cammino “verso il nulla creatore” e trasformarlo in un poema.

1.Verso il Nulla Creatore 2.Fiori Selvaggi 3.Grido Ribelle 4.Verso l’Uragano 5.Ritornando 6.L’Espropriatore 7.Il mio Individualismo Iconoclasta 8.Le mie sentenze(dal taccuino dei miei pensieri ultimi) 9.Il temperamento anarchico nel vortice della storia 10.Nel regno dei fantasmi 11.il sogno della mia adolescenza 12.Ballata Crepuscolare Preludio sinfonico di “dinamite”

Nella 2° ristampa aggiunti:
13.Alla conquista di novelle Aurore 14. De profundis e Germinal! 15.Fiori Selvaggi 16.I vagabondi dello spirito 17.L’amicizia e gli amici 18.Nel cerchio della vita 19.Parabola 20.Pensieri e Sentenze 21.Pianto 22.Sferzata 23.Una Femmina 24.Al di sopra delle due anarchie 25.La misteriosa


jueves, 4 de octubre de 2012

Lessico Marxiano - VV. AA.

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Quale attualità per Marx? Una domanda non inedita, ma da sempre pronta, però, a ridefinire il campo problematico. L’attualità di una proposta teorica e politica, infatti, non può essere disgiunta da chi la indaga, da chi la mette in tensione. Propriamente attuale è ciò che viene messo alla verifica del presente, da un soggetto attivo nel presente. O ancora, meglio, solo la presa in carico del presente rende possibile l’attualità di un pensiero e di una pratica politica. Esattamente secondo questo spirito si articolano gli interventi del seminario marxiano che trova esito editoriale in questo libro. Dodici relazioni su altrettante categorie del pensiero marxiano, categorie messe alla prova delle trasformazioni politiche, economiche e sociali del presente. Quale attualità per il pensiero marxiano nell’epoca del General intellect, della globalizzazione e dei movimenti alterglobalisti? Funziona ancora la bussola teorica del filosofo di Treviri di fronte alle scosse telluriche che hanno investito l’ultima parte del novecento e l’apertura di millennio? Le figure più significative dell’operaismo italiano e del dibattito teorico marxista hanno provato a rispondere a queste domande, interrogando direttamente i testi e nello stesso tempo piegandoli sul presente. 


sábado, 25 de agosto de 2012

Marx e Gramsci. Memoria e attualità - AA. VV (a cura di Giuseppe Petronio e Marina Paladini Musitelli)

 

Questo libro è la riproduzione degli atti di un convegno tenutosi nel marzo del 1999 a Trieste sul problema del nesso che lega la riflessione teorica di Gramsci con quella di Marx. Un tema, come avvertono i curatori, non proprio all'ordine del giorno nel dibattito filosofico contemporaneo e che pure dovrebbe suscitare benpiù di un cursorio interesse. Ciò perché, come spiega bene in apertura Giuseppe Petronio, Gramsci è forse una delle figure di pensatore più esemplari nello sforzo di misurarsi con le notevoli trasformazioni economico-sociali, politiche, culturali intervenute nel suo tempo, la prima metà del Novecento, mantenendo al contempo un rapporto vivo e fecondo con i grandi teorici della modernità, come Machiavelli e Marx. Stesso compito, suggerisce Petronio, si dovrebbe eseguire oggi, entro un contesto di nuovo attraversato da profonde innovazioni economiche e politiche. In questo senso, la lezione di Gramsci dovrebbe acquistare rinnovata validità. 


viernes, 15 de junio de 2012

Kafka. Pro e contro - Günther Anders



Fin dal primo nucleo di questo libro, la conferenza Teologia senza Dio che Anders tenne da esule a Parigi nel 1934, la maggiore preoccupazione dell’autore è di mettere in guardia davanti al fenomeno Kafka, presentendo che questi (sconosciuto a tutti i convenuti, tranne Walter Benjamin e Hannah Arendt) era destinato a divenire uno dei paradigmi della letteratura e dell’immaginario del Novecento, e che quindi sarebbe ben presto sfuggito alla ridotta gittata delle armi tradizionali della critica letteraria. E in effetti, già alla sua uscita nel 1951, Kafka. Pro e contro appare come un atto di lesa maestà, e lo stesso Max Brod, responsabile materiale della trasmissione ai posteri di buona parte dell’opera kafkiana, lo critica aspramente, provocando una polemica che qui per la prima volta è accessibile al lettore italiano.

Anders è consapevole dell’incriticabilità del suo obiettivo: «Già Kierkegaard ha formulato in modo definitivo che la domanda: “Cosa è inderogabile in uno scrittore?” sembra essere scorretta, contro la pienezza del talento o della genialità. Ebbene appare scorretta perché è seria. Nel mio saggio, mi sono addossato l’onta di questa scorrettezza…» E per Anders, ad esempio, inderogabile è combattere alcuni germi disseminati nell’opera kafkiana, che aprono la strada a letture estetizzanti o pseudoreligiose e a volte persino legittimano, consapevolmente o no, la sorte del popolo ebraico nel secolo passato.

Sta al lettore odierno giudicare se il vigore polemico di Anders – che tra l’altro si mostra in grado di profondersi in analisi di una raffinatezza esemplare – colga o meno nel segno. La prospettiva «scorretta» e politica di questo scritto, oltre ad aiutarci a ripensare i compiti ormai annacquati della critica, manterrà comunque il merito di farci riconsiderare quelle lacerazioni risalenti all’età dei totalitarismi che a volte ci si illude siano sanate.


lunes, 7 de mayo de 2012

La natura del potere - Luciano Canfora


"Qualcosa non ha funzionato. Il suffragio universale, alla fine conquistato (dove prima, dove poi, in Italia dopo quasi tutti) ha più e più volte deluso chi lo aveva propugnato, ha mancato i previsti effetti. Le urne sono divenute lo strumento di legittimazione di equilibri, di ceti, di personale politico quasi immutabile, non importa quanto diversificato e come diviso al proprio interno. E se il vero potere fosse altrove? Di questo, caro lettore, vorremmo discorrere nelle pagine che seguono." Canfora instilla più di un dubbio sui travestimenti del potere: un dominio di pochi - anche quando sembra essere di uno solo - che però non sussiste se non sa creare consenso, restando, beninteso, a tutti gli effetti dominio...

 LINK 1

LINK 2

miércoles, 2 de mayo de 2012

Sulla paura. Fragilità, aggressività, potere - Danilo Zolo


La paura è senza dubbio la molla fondamentale del comportamento umano, sia individuale sia collettivo. L’uomo è, a differenza degli animali, l’essere più esposto a rischi mortali e il meno capace di difendersi. Si trova in condizione di costante insicurezza. La paura genera perciò l’aggressività umana, che a sua volta scatena la paura degli aggrediti. Da tutto ciò si evince che l’uomo non è un essere totalmente razionale. Anzi, si può dire che la paura e l’angoscia, che caratterizzano la vita dell’uomo, sono principalmente di carattere emotivo. Quanto più l’insicurezza e la paura dominano i comportamenti, tanto meno la sfera razionale è capace di dominare e tenere sotto controllo la «rovinosa energia» della paura. Quello che manca in questo saggio, pur importante, è la trattazione della dimensione religiosa, in particolare quella cristiana, valorizzando l’unico pensiero capace di sterilizzare il veleno della paura e di sbarrare il passo alle pulsioni distruttive in nome della non violenza e dell’amore. (Sandro Bondi)


sábado, 14 de abril de 2012

Raccolta di opere - Amadeo Bordiga

Amadeo Bordiga (Ercolano, 13 giugno 1889 – Formia, 23 luglio 1970) è stato un politico, rivoluzionario comunista italiano. Fu a capo della principale corrente (quella degli astensionisti del PSI) che portò alla fondazione del Partito Comunista d'Italia dopo la scissione avvenuta al Congresso di Livorno del PSI nel 1921. Da militante rivoluzionario, lottò apertamente contro l'involuzione stalinista della Terza Internazionale e lottò, fino ai suoi ultimi giorni, "contro le degenerazioni del movimento rivoluzionario mondiale", per un partito che fosse sempre perfettamente coerente con la dottrina marxista. [WIKIPEDIA]

1919 Nella torbida vigilia elettorale
1920 Tesi della Frazione Comunista Astensionista del PSI
1921 Intervento di Bordiga al congresso socialista a Livorno 1921

Un partito in decomposizione

Serenità mistificatrice

Contro la reazione

Come un partito muore

La filosofia del rimedio

Speculazioni!

Partito e Classe

Il Partito Comunista

Ipocrisia

Il PSI e il Congresso di Mosca

Come matura il "noskismo"

Il tira e molla dell'opportunismo italiano

I socialisti italiani e il comunismo

Partito e azione di classe
1922 La Rivoluzione Russa

La tattica dell'Internazionale Comunista

Il problema del potere

La discussione sulla tattica

Il principio democratico

Difesa Proletaria

Il compito del nostro partito

Manifestazioni comuniste per il fronte unico in Germania

C'è uno spettro in Europa
1924 ...Se De Nicola non fosse fuggito
1926 Lettera a Korsch
1955 Le grandi questioni storiche della Rivoluzione in Russia