Cafiero ha compiuto un’opera importante nello stendere questo
compendio del Capitale, approvato e visto di buon occhio anche dallo
stesso Marx, non tanto perchè è riuscito a sintetizzare in poche
pagine il pensiero del "maestro", bensì perchè è riuscito a farlo in
maniera appassionante, ma sintetica, in uno scritto tenace e completo,
nonché illuminante.
Non che sia sufficiente questo scritto per assicurarsi tutti i
contenuti di quell’opera immensa e miliare che è il Capitale di Marx,
ma sicuramente ha il merito e la capacità di avvicinare il lettore
all’universo delle opere marxiste, Capitale compreso; cosa non da poco
in un'epoca come la nostra, in cui il marxismo gode purtroppo di una
scarsa fama, dovuta al regime del capitale della borghesia e ai tanti
preconcetti e falsi miti circa il comunismo.
Non si può imputare tale crisi ai partiti e gruppi comunisti, ma
soprattutto ai fatti storici e sociali che hanno caratterizzato
l'ultimo ventennio, con l'esplosione della tecnologia, che ha favorito
la globalizzazione e quindi un'ulteriore rafforzamento della borghesia,
che controlla politica e media.
E' appunto in questo contesto che, a circa due secoli di distanza,
l'opera che abbiamo di fronte acquista tremenda attualità, più di
molti scritti di sociologi contemporanei.
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